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Tipi umani 3: La speaker di Radio Capital
Di Bernardo - 14/01/2008 - Tipi umani - 1846 visite - 0 commenti
La speaker di Radio Capital, più che una speaker, è un’essenza metafisica. Che sia costituita di spirito de-materiato è cosa intuitiva: la speaker di Radio Capital esiste solo con la voce*. Ma il suo carattere di Idea platonica si desume da altro. La speaker di Radio Capital non ha un’età precisa. Certo è ancora abbastanza ggiovane per condividere, dei ggiovani, gusti e mentalità: eppure si avverte nei suoi lunghi soliloqui un che di nostalgico, di stanco, di distaccato. Già di lei si può dire, con malcelato compatimento, che è nubile. Il pubblico di Radio Capital, forse non così ggiovane, costituito anzi in buona parte da divorziati, tra un pezzo dei Rolling Stones e uno dei Queen si fa trasportare da quel tono nostalgico, e torna con il ricordo ai tempi del liceo: i primi trentatrè giri, le prime feste, le prime morose... La speaker di Radio Capital prosegue imperturbabile la sua routine affabulatoria. Solerti redattori, per dare spessore ai lunghi pomeriggi radiofonici, le passano le notizie più importanti e curiose da tutto il mondo: iniziative ecologiste, ricoveri di vecchie star anni Ottanta per abuso di droga, matrimoni fra attori, nuovissime applicazioni biotecnologiche, l’ultima dichiarazione di Al Gore. Radio Capital appartiene, come Radio Deejay e Radio m2o, al gruppo L’Espresso, dunque tiene molto alla cultura. Imperdibile, ogni mattina alle 7.20, Risponde Zucconi: se anche non fosse di turno, la speaker di Radio Capital metterebbe la sveglia per apprendere il senso dell’esistere dalle parole del Direttore. La speaker di Radio Capital, comunque, nutre da sempre convinzioni laiche e libertarie. Parla con assoluta nonchalance di tutto ciò che attiene al sesso, anzi esorta almeno una volta alla settimana i radioascoltatori a «farne molto» (perché «siamo fatti di carne»). La speaker di Radio Capital a Radio Capital si trova benissimo: l’unica cosa che a dire il vero un po’ la cruccia è che lo speaker notturno di Capital GrooveMaster possa mettere liberamente le rarità funk degli anni Settanta, mentre a lei tocca sorbirsi Gigi D’Alessio sette-otto volte al giorno. La speaker di Radio Capital è intimamente convinta che si tratti di un caso preclaro di discriminazione sessuale.
La speaker di Radio Capital è la personificazione del post-moderno.
Ovviamente non ha figli.

*[Per quanto riguarda il concetto di «mera esistenza vocale», o al massimo labiale, il rimando inevitabile è alla speaker negra del film di Walter Hill I guerrieri della notte, del 1979. Ndr].
 
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