Diventa socio
Sostieni la nostra attivitą Contatti

 

Cerca per parola chiave
 

 

Autori

 

Ci sono 472 persone collegate

 

\\ Home Page articoli : Articolo
Caro sindaco Pacher, e il boulevard?
Di Gianburrasca - 12/10/2006 - Politica - 1340 visite - 0 commenti

Solo una domanda all’amministrazione comunale di Trento e al sindaco Pacher in particolare: che ne è del progetto di interramento della ferrovia del Brennero nel tratto di attraversamento della città, finalizzato a permettere, in superficie, la realizzazione del grande boulevard, vialone alberato in perfetto stile euro-metropolitano, grazie al quale il capoluogo della  provincia, finalmente libero dall’infrastruttura su rotaia, verrebbe “ricucito” con il suo storico quartiere di Piedicastello? 

Di questo grandioso ridisegno urbano, al quale ogni altro sarebbe subordinato e collegato, per produrre e presentare il quale era stato ingaggiato e lautamente ricompensato un architetto catalano di chiara fama come Bousquet, il primo cittadino di Trento, la sua giunta e maggioranza politica avevano fatto la loro bandiera e il loro manifesto sia in campagna elettorale sia dopo.

Ora, a distanza ormai di qualche anno dagli entusiastici annunci iniziali, non se ne sente più parlare né dentro né fuori Palazzo Thun.

Non si sa perché. Forse mancano le risorse. O forse qualcuno, nella giunta comunale, si è reso conto che in realtà di una simile opera la città di Trento non ha bisogno. E che le priorità vere sono altre. O forse ancora è stato tutto rinviato al 2045 (tanto per dire una data).

Ma quale che sia la ragione del black out della comunicazione municipale intorno a questo argomento per il quale avevamo visto scorrere fiumi di soldi, di programmi politici, di ipotesi di fattibilità tecnica, di parole altisonanti, i cittadini hanno oggi il sacrosanto diritto di sapere se si è trattato di un colossale (e geniale) scherzo, oppure dovremmo ancora crederci.

Ma in questo secondo caso, per convincere qualcuno, il sindaco e la sua amministrazione dovrebbero essere un tantino più precisi ed indicare cifre e tempi. Oppure ammettere onestamente di aver preso un abbaglio e che non se ne farà più niente.

Poi saranno gli elettori a giudicare, quando si tratterà di votare alle prossime comunali.

Gian Burrasca

 
Nessun commento trovato.

I commenti sono disabilitati.