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Formazione politica: motivazioni di una proposta.
Di Paolo Zanlucchi - 01/06/2007 - Politica - 1324 visite - 0 commenti

In un momento storico come quello attuale, in cui si avverte in sempre più larghi strati della popolazione una disaffezione, quando non aperta avversione, alla politica, l’Associazione culturale “Libertà e Persona” intende, come è nel suo spirito, andare controcorrente e mostrare che è ancora possibile amare la politica, e, in un panorama trentino che nulla di significativo offre ad una vera formazione in tal senso, organizza la «2^ SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA», che segue quella organizzata con successo lo scorso mese di novembre. Ci vogliono davvero buoni motivi, ai giorni nostri, per sostenere un impegno politico. Tutto, infatti, sembra invogliare a lasciar perdere, dal sistema elettorale in vigore, alla confusione di partiti, alla ormai diffusa opinione che il potere sia soltanto egemonia di una parte su tutti gli altri. Come associazione avvertiamo la necessità di riprendere con forza un percorso di avvicinamento dal basso alla politica, cercando di interpretare le richieste e le esigenze che provengono dal mondo dell’associazionismo, dell’impresa, della cultura, dalle singole famiglie, realtà sociali che chiedono di poter trovare un tavolo di lavoro, di confronto, di sviluppo di idee per dare un contributo alla crescita morale e civile di questa terra, cercando quindi di valorizzare talenti, confrontandosi su tematiche di fondo nel vivere sociale in questo Trentino che da anni soffre di dirigismo politico e che sembra non riuscire ad offrire spazi di autentica discussione politica. Si avverte il bisogno di persone che tornino ad appassionarsi alla politica, ma la passione non basta se manca la preparazione di fondo, una vera e propria cultura della politica, intesa non come volontà di dominio sugli uomini, ma come servizio all’uomo. “Libertà e Persona” già dalla sua fondazione ha cercato di convogliare il desiderio, avvertito da strati sempre più grandi della popolazione trentina, di creare una sorta di “laboratorio” di cultura e politica, che consenta di cogliere e sviluppare la modalità con cui alcuni principi condivisi possono costituire una risorsa per rispondere alle molteplici sollecitazioni poste dalla società attuale e per superare l’omologazione delle coscienze e delle idee. Lo scopo è quello di offrire un punto di riferimento formativo e informativo stabile, utile a chiunque intenda approfondire i temi a noi più cari, quali la libertà, la persona, la difesa della natura umana, la famiglia, il primato della società sullo stato, di fronte agli attacchi sempre più pesanti e distruttivi che questi principi fondamentali della nostra civiltà stanno subendo. In secondo luogo, ma non per questo meno importante, l’Associazione intende supportare l’azione di chi sul territorio intende impegnarsi in ambito pubblico, sociale e politico, per portare avanti questi ideali, attraverso l’elaborazione sistematica di giudizi, progetti e posizioni da proporre all’interno delle istituzioni e attraverso gli organi di informazione, di fronte ai problemi ed alle sollecitazioni che di volta in volta si presentano.

Le ultime vicende anche intorno a temi etici riguardo la mostra “La scimmia nuda”, ad esempio, stanno a dimostrare che il Trentino ha bisogno di confronto serio, approfondito, fuori dagli schemi del politically correct che lo stanno pian piano asfissiando. Da qui, allora, l’esigenza di avere sempre più persone attente, informate, preparate, che abbiano voglia di avvicinarsi con coscienza e competenza alla politica, una politica nuova, ma legata a valori condivisi della nostra gente, cercando di riaprire un rapporto con la società civile, oggi a tratti interrotto dalla sfiducia dei cittadini verso i partiti tradizionali, superando questa fase di disinteresse verso politica ed istituzioni, soprattutto da parte dei giovani, i quali, in mancanza di motivazioni ideali forti e condivise, scivolano inesorabilmente verso un pericoloso qualunquismo. Ecco allora il recupero del ruolo formativo di una “scuola della politica”, della quale in Trentino si è quasi del tutto perso traccia, se escludiamo alcuni propositi di altre associazioni che però sono rimasti lettera morta nonostante gli squilli di tromba iniziali e ed il battage propagandistico che una certa stampa compiacente ha fornito loro. Proprio l’obiettivo primario sopra ricordato, di ricreare interesse intorno al mondo della politica, combacia perfettamente con la giornata di studi che l’Associazione propone sabato 2 giugno: fedele al suo stile ormai ben conosciuto in Trentino, si eviterà un approccio “generalista” e inconcludente ai temi e ai problemi di cui ci occuperemo, e contestualizzeremo ogni intervento dei relatori e le nostre valutazioni e posizioni, per arrivare ad avere un quadro preciso su aspetti centrali della realtà concreta e contingente del nostro territorio. Nello specifico, dopo l’introduzione del dott. Luca Trainotti, seguiranno gli interventi del prof. Paolo Zanlucchi, sul ruolo di “Libertà e Persona” come laboratorio di cultura e politica, e quindi il prof. Giuliano Rigoni presenterà appunti di storia politica trentina dal 1946 al 1980; l’ing. Giacomino Osella, presidente AIR, affronterà il tema “Energia: nuovo modello per il Trentino e, nel pomeriggio, il dott. Paolo Panebianco, segretario del sindacato Nursing Up, parlerà di governance della macchina sanitaria, politica e amministrazione della salute in Trentino; in conclusione sarà trattato il tema “Alla scoperta di un bilancio di un Comune, come leggere un bilancio: principali elementi giuridici, tecnici e politici, con il contributo del Consigliere Provinciale Flavio Mosconi.

Questa attenzione alla realtà la potremmo definire in altre parole, come il tentativo concreto di appoggio alla realtà sociale, fatta di persone concrete che hanno una capacità di costruzione, di ipotesi di proposte di costruzione di una società nuova. Sostenere ed appoggiare, quindi, la società che si muove rappresenta in prima istanza amore per la libertà. La politica, come insegnano i padri della tradizione cattolica, a partire da Rosmini, non può essere soltanto amministrazione, ma deve occuparsi di tutto quel che riguarda la persona. La realtà impone scelte concrete, che possano garantire opportunità ad una generazione che cresce in una società che cambia ad una velocità incredibile e che ormai non può trovare risposte nelle categorie del pensiero novecentesco, le quali, da sole, non bastano più a risolvere i problemi della quotidianità. Il seminario di “Libertà e Persona” si struttura in maniera tale che gli interventi che si succedono esprimano proposte, sollevino problematiche e diano risposte concrete e non demagogia, strategie e non teorie ideologiche, proposte e non sterili proteste, sempre nello spirito che contraddistingue tutti i dibattiti e le prese di posizione dell’Associazione, nell’ottica condivisa di cercare di costruire più che di demolire.

(Intervento introduttivo al secondo incontro della Scuola di Formazione politica di "Libertà e Persona" - Mezzolombardo, 2 giugno 2007- P.Z.)

 
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