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Luxuria si rifà: è qui la felicità?
Di Caius - 21/04/2007 - Bioetica - 1556 visite - 0 commenti
Luxuria si rifà naso e seno «Lo Stato rimborsi i trans» «Proporrò una legge che riconosca i cambi identitari, non estetici» ROMA — Giura che adesso non farà un calendario e non prenderà il sole in topless. «Nonostante la mia fama di persona trasgressiva ho un rapporto molto timido con il mio corpo». E sottolinea che per farlo ci è voluta una motivazione «molto, molto forte, perché è un intervento estremamente doloroso, sono rimasta a letto per una settimana, immobile, con i lividi in faccia, le mie sorelle Laura e Barbara mi facevano gli impacchi con la camomilla». L'onorevole di Rifondazione comunista Wladimiro Guadagno detto Luxuria si è regalato un naso senza gobbe e una terza abbondante di seno. Due operazioni in anestesia totale subite il 31 marzo scorso nella clinica Paideia di Roma, con il chirurgo Maurizio Eleuteri. «Ho preferito fare tutto insieme, sapevo che non avrei avuto il coraggio di tornare un'altra volta». Come spesso accade di fronte a scelte coraggiose, dietro la decisione c'è l'amore per una persona: «Me stessa. Ho pensato che fosse giusto trasformare i miei sogni in realtà. Non per civetteria, ma per stare meglio con me, anzi per essere me. Del resto, anche Mastella si tinge i capelli di nero per sentirsi più a suo agio». Rinoplastica «per respirare meglio» e mastoplastica aggiuntiva «per armonizzare corpo e anima». Con una spesa che ha ben superato i diecimila euro. «E che il servizio sanitario nazionale non mi rimborsa, naturalmente, perché la legge 164 del 1982 prevede l'assistenza economica soltanto per il cambiamento dei genitali. Molti nelle mie condizioni sono costretti a prostituirsi per pagare un intervento simile. Ecco perché a maggio mi farò promotrice di una legge quadro sulla piena cittadinanza delle persone trans genere, che riconosca la transessualità come disforia e autorizzi gli interventi non per motivi estetici, ma identitari». Esiste un problema di costi. «E me ne rendo conto, ma è importante che lo Stato non faccia sentire solo chi deve affrontare una situazione di questo tipo. Perché non è una passeggiata, è una sofferenza fisica». La proposta legislativa dell'onorevole di Prc include anche la possibilità di cambiare il genere sui documenti senza l'operazione chirurgica, come già avviene in Spagna, in Inghilterra, e come è in discussione a New York. «Saranno contemplati tutti gli aspetti burocratici e sanitari per favorire il genere di elezione». Bisturi sdoganato, ma non per sembrare più belli. «Io come la Santanché? Non direi: non è che mi sono rifatta il seno, io me lo sono proprio fatto». E a Eva Robin's che due giorni fa sul Magazine del Corriere ha detto: «La differenza tra me e Luxuria è che Vladimir non ha il seno», adesso replica: «Forse voleva dire il "senno"». I complimenti in Parlamento non sono mancati. «Da parte di chi mi riconosceva un aspetto ingentilito senza capire bene il motivo. Salvatore Iacomino (Pcr), Gennaro Migliore (Prc), Antonio Razzi (Italia dei Valori). Colleghi di partito, perché non ho visto molti altri di recente». Battute a parte, soprattutto una cosa sta a cuore all'onorevole Guadagno. «La Costituzione tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo. Nel concetto di salute non deve rientrare solo il fattore fisico, ma anche quello psichico. Ho aspettato anni, prima di fare questa operazione, perché ci voleva tanto coraggio. E ha contribuito a darmelo la responsabilità politica che ho acquisito in questi mesi. Chi come noi non si sente rappresentato dal proprio corpo deve poter usufruire degli interventi che servono a ottenere la salute psichica».
 
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