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La sinistra e la propaganda
Di Caius - 16/05/2011 - Politica - 1268 visite - 0 commenti

L’avete visto tutti Napolitano che ricorda compunto i magistrati uccisi ? Peccato che il buon presidente si sia dimenticato in nome di chi e di cosa venivano uccisi, in quegli anni, magistrati, poliziotti, carabinieri, commercianti… In nome del comunismo; dalle Br, le “cosiddette Br”, come dicevano allora i compagni su Repubblica, per negarne l’esistenza; dagli extraparlamentari di sinistra che sfilavano col pungo chiuso, con la falce ed il martello…

Da coloro che condannarono a morte il commissario Calabresi: Sofri, Dario Fo, Margherita Hack, e tutta la truppa sinistra ancora oggi cantante… E’ troppo spesso così: tutto ciò che la sinistra tocca, lo imbratta di propaganda…anche quando ha ragione, viene voglia di allontanarsi schifati. Prendiamo il referendum sull’acqua, sulla legge del finiano Ronchi (boia chi lo vota): privatizza la gestione dell’acqua. Ma l’acqua rimane di proprietà pubblica; pubbliche rimangono anche le reti idriche;  persino il prezzo è deciso da autorità pubbliche.

Eppure cosa urlano i referendari? “Contro la privatizzazione dell’acqua! Per l’acqua bene comune!” Semplificazione mediatica? No, menzogna, al solito… e uno allora fosse anche contro la legge Ronchi, i finiani e gli ex missini in genere, sta a casa…

Prendiamo la Palestina: uno potrebbe anche essere filo-palestinese, ritenere che Israele sia uno stato ben poco rispettoso e democratico…ma come fa poi a schierarsi con chi sta con i palestinesi in quel modo? Con quelle bandiere rosse? Tra quelle persone che mentre difendono i palestinesi, odiano o, al minimo, dimenticano tutti i cristiani martirizzati dagli islamici, e mentre abbatterebbero nel nostro paese tutte le chiese, vogliono piantare moschee ovunque… ?

Mettiamo che uno sia stato contro la guerra in Iraq. Come manifestare accanto a chi si è schierato contro la II, ma aveva appoggiato la I? Con chi tace sempre quando le guerre le propongono i propri (vedi Kossovo e Libia, con D’Alema e Napolitano in prima linea) e urla il proprio pacifismo solo quando al governo ci sono gli altri? Mettiamo che uno sia per una prudente e intelligente accoglienza di certi immigrati. Come schierarsi con chi li incita a occupare le case, accusa di “razzismo” chiunque non stia con loro, sogna il meticciato come una meta positiva, e non, al massimo, un disastro inevitabile?

Mettiamo che uno ami davvero poco la borghesia benpensante e danarosa del nostro paese. Come fa a votare gli amici di Montezemolo, Agnelli, De Benedetti e di tutti i più importanti banchieri italiani, da Passera a Bazzoli, schierati, immancabilmente, a sinistra? Si potrebbe continuare a lungo…

 
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