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Libertą e Giustizia: contro Berlusca, ma viva il divorzio e l'aborto!
Di Caius - 06/02/2011 - Politica - 1227 visite - 0 commenti

Libertà e Giustizia, attraverso i volti di Eco e Saviano, con l'appoggio del purissimo e disinteressatissimo Carlo De Benedetti, patron di Repubblica,  ha realizzato una imponente manifestazione contro Berlusconi. Motivo principale? Le sudicerie del premier italiano.

Condivido la condanna, nettissima, di certi comportamenti, benchè sia ridicola l'accusa secondo cui il premier sarebbe nientemeno che un "dittatore". Difficile, però, accodarsi a questi improvvisi scopritori della moralità, che portano una sciarpa bianca, simbolo della purezza, e che, come ho già scritto, non hanno altro programma che il nichilismo -oggi da Nichi (Vendola) -per tutti, il divorzio e l'aborto come diritti. Tutte cosette che confliggono un po' con l'immagine di difensori del pubblico pudore che costoro cercano di dare di sè, dopo aver portato in parlamento Cicciolina e Luxuria (tra gli altri).

Ecco un articolo estratto dal sito della suddetta associazione, in cui divorzio ed aborto vengono presentati come grandi conquiste di laica civiltà. Strano che costoro non capiscano che la vita del premier è la coerente traduzione del modo di vedere la vita e l'amore propalato da decenni proprio dalla sinistra e dalle associazioni come Libertà e Giustizia; propalato da chi ogni due per tre spiega che la Chiesa non deve "entrare sotto le lenzuola" dei cittadini, quando questa odiosa espressione serve a difendere i matrimoni gay, le fecondazioni eterologhe, gli uteri in affitto e il "libero amore".

 

13 maggio 2009

Trentacinque anni fa, in queste ore, lo spoglio delle schede referendarie dava un annuncio straordinario: era salva la legge che già da tre anni e mezzo consentiva alle coppie in crisi di liberarsi del fardello di un matrimonio fallito, e che la Dc (soprattutto Amintore Fanfani, che sulla partita si giocò presidenza del Consiglio e segreteria del partito) e l’Msi volevano abrogare.
 
Risultato esaltante: con quasi il 60% dei voti il popolo italiano confermava, il 12 e 13 maggio del 1974, una conquista di libertà e di civiltà... 
Due anni dopo altra e ancor più imponente vittoria laica contro la nuova prova di forza della destra cattolico-fascista scatenata contro l’introduzione dell’aborto: quasi il 70% dice no all’abrogazione della legge, e non è un caso che anche e proprio il Mezzogiorno e le Isole reagiscano con grande forza al tentativo di mettere in discussione un’altra conquista di civiltà in favore delle donne, sin qui vittime delle mammane, e per la libertà da antichi pregiudizi. “Nessuno – parola del cardinal Biffi, un oltranzista – aveva mai osato prevedere nel suo pessimismo ciò che poi di fatto è accaduto”, cioè una vittoria così schiacciante. Altri tempi. http://www.libertaegiustizia.it/2009/05/13/35-anni-fa-il-divorziouna-battaglia-di-civilta/
 
Conclusione: quando Famiglia Cristiana ed altri organi cattolici condannano giustamente la vita del premier, hanno idea di cosa sia l'alternativa che propongono? Hanno idea di chi siano i componenti, non uno, ma pressochè tutti, dello schieramento di sinistra?
 
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