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Scienziati ossessionati dalla “fine del mondo”
Di Enzo Pennetta - 17/01/2011 - Scienza - 1528 visite - 0 commenti




Dopo che è stata fatta passare la leggenda degli “anni bui” del medioevo e della correlata ossessione per la fine del mondo nell’anno mille (storicamente infondata), scopriamo che i veri pessimisti, fissati con le calamità e la fine del mondo, sono proprio quei rappresentanti dello scientismo che accusano le religioni di diffondere timori e attese catastrofiche.
Una espressione pubblica di questa visione pessimistica si avrà nei prossimi giorni, dal 20 al 23 gennaio 2011, all’Auditorium di Roma nel corso del “FESTIVAL DELLE SCIENZE 2011” il cui titolo è appunto:
LA FINE DEL MONDO”.
Che i nostri amici non stiano scherzando, come il sottotitolo “Istruzioni per l’uso” potrebbe far pensare, emerge dai titoli delle diverse conferenze in programma. Il primo e più temibile nemico dell’umanità è immancabilmente l’ostinazione a voler fare figli, la “Folle corsa” di malthusiana memoria e tanto cara a personaggi come il noto Richard Dawkins.




Un altro nemico dell’umanità sono, giustamente, le malattie infettive la guerra tra l’uomo e i microbi. Speriamo che però si parli anche delle false pandemie che hanno creato inutili allarmismi, spreco di denaro e, infine, attese apocalittiche.




Ma poiché questi scienziati non possono fare a meno di pensare alla fine del mondo, almeno si divertono ad immaginare come sarà il nostro pianeta dopo di noi




E poiché si interessano anche di problemi etici, giustamente si preoccupano di un’etica dell’estinzione umana. Un dubbio: l’etica riguarda le azioni volontarie.






E per finire, come sarebbe potuta mancare la crisi climatica?





Dal titolo dell’incontro si evince che la gente, colpevole di aver provato a negare la “evidenza”, potrebbe cadere nell’eccesso opposto, cioè il panico.
Al riguardo una sola domanda: come mai non si parla più di “Global Warming” ma di “Crisi Climatica”?
Forse perché dopo due anni consecutivi in cui la neve è tornata a Roma il riscaldamento globale stato accolto con scetticismo?
E allora ecco un buon metodo sovietico ma sempre buono, si ritoccano un po’ cifre e nomi e il gioco è fatto:
chi ha mai parlato di Global Warming? Il problema sono sempre stati i Cambiamenti Climatici…


P.S. Siamo ancora in attesa di una risposta alla proposta fatta ai darwinisti
http://www.libertaepersona.org/dblog/articolo.asp?articolo=2224
 
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