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Cosa vuole fare da grande Saviano?
Di Francesco Agnoli - 18/11/2010 - Politica - 1112 visite - 0 commenti
Roberto Saviano è un personaggio che non può non meritare stima: le sue denunce sulla camorra sono coraggiose e come tali suscitano simpatia e ammirazione.

C'è però qualcosa che non quadra nel personaggio. Forse perchè la fama porta sempre qualche squilibrio. Recentemente Saviano, al Festival dell'economia di Trento, ha lanciato serioso pesanti accuse: la mafia sta entrando anche in Trentino e si occupa di mele...

Grande preoccupazione, al punto che la procura aprì una inchiesta: Saviano allora ebbe subito a rettificare: no, lo ho detto solo per mettervi in guardia, non ho elementi...

Ecco, così si passa da coraggiosi giornalisti, a professionisti della denuncia mediatica, pagati profumatamente e corteggiati... Ma non è questo che mi interessa. Mi sembra più interessante capire cosa vuole fare Saviano da grande.

Perchè sono mesi che De Benedetti, patron di Repubblica ed Espresso, cerca di lanciare un "papa nero" per salvare il centro sinistra.

 In passato l'uomo aveva scommesso su Rutelli e Veltroni, ma dopo la sconfitta li ha rottamati (quando si dice il quarto potere!). Ora, non amando per nulla Bersani, cerca di scalzarlo come può.

Di qui le copertine su Saviano e i messaggi non molto cifrati: perchè non lanciamo Saviano in politica (magari con Fini)?

E Saviano sembra abbia accolto. Infatti di cosa ha parlato nella ormai celebre trasmissione? Quali sono stati i suoi bersagli principali? Due coincidono apertamente con i bersagli di de Benedetti: la Chiesa e Formigoni, il governatore cattolico della Lombardia!

Anzitutto il famoso giornalista, esperto di camorra e mafia, ha pontificato su Welby ed Englaro, mentendo spudoratamente e non pronunciando mai la parola "eutanasia", così cara ad entrambi, ma facendone, in sostanza, l'apologia.

De Benedetti sarà stato contento, lui che ad un certo punto ha sperato in Franceschini, dichiarando apertamente che un "cattolico" come lui sarebbe stato utile per far passare nuove leggi sulla bioetica!

Poi Saviano ha attaccato a testa bassa la Lombardia, presentandola agli italiani come il luogo del male per eccellenza: "Lombarda è l'economia in cui si infiltrano, lombarda è la sanità in cui si infiltrano, lombarda è la politica in cui si infiltrano".

Che la mafia cerchi di infiltrarsi anche in Lombardia, è ovvio. Ma che la Lombardia sia ormai la nuova patria della criminalità, è semplicemente ridicolo!

Come non vedere in questa accusa un attacco durissimo al più cattolico dei governatori italiani?

Infine Saviano, dopo continue frecciate dozzinali e buffonesche alla Chiesa,  ha accusato violentemente la Lega e Maroni: il nuovo partito della mafia!

Ma vah...!

Solo a Natale dell'anno scorso, Saviano aveva dichiarato che Maroni è "uno dei migliori ministri dell'Interno di sempre sul fronte antimafia" (Corriere della sera, 17/11/2010).

Oggi la notizia: decapitato anche il clan del Casalesi, con Maroni ministro. Sarà una mossa del leghista mafioso?
 
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