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Quando Hitler vide un segno nel cielo
Di Francesco Agnoli - 21/07/2010 - Storia del Novecento - 5876 visite - 0 commenti

Adolf Hitler amava l’astronomia, ed anzi promosse la creazione di alcuni osservatori, spiegando che la scienza era la vera nemica della Chiesa e del suo oscurantismo. Oltre che nell’astronomia, il nostro credeva, e molto, nell’astrologia.

T. Ryback, che ha scandagliato la sua biblioteca personale, ha notato molti testi sull’argomento: “Il terzo gruppo (di volumi hitleriani, ndr) comprende libri su astrologia e spiritismo provenienti da ogni parte del mondo... Ci sono foto spiritistiche e, nascoste sottochiave, le 200 fotografie delle costellazioni nei giorni importanti della sua vita. Queste foto presentano annotazioni di suo pugno e ognuna è protetta dalla propria busta individuale” (“La biblioteca di Hitler”, 2008).

Insomma il Fuhrer era convinto che la sua esistenza fosse scritta nelle stelle. Per questo ho trovato veramente suggestivo un passo delle “Memorie del Terzo Reich” di Albert Speer , suo amico, architetto personale e ministro. Speer acconta che una sera Hitler annunciò ai suoi commensali, tra cui lui stesso, che aveva concluso un patto di non aggressione, noto come von Ribbentrop-Molotov, con la Russia.

Anzi, mostrò il telegramma appena giunto che dava per avvenuto l’accordo, proprio in quelle stesse ore del 23 agosto 1939. “Quella notte- racconta Speer- ci intrattenemmo con Hitler sulla terrazza del Berghof ad ammirare un raro fenomeno celeste: per un’ora circa, un’intensa aurora boreale illuminò di luce rossa il leggendario Untersberg che ci stava di fronte, mentre la volta del cielo era una tavolozza di tutti i colori dell’arcobaleno. L’ultimo atto del ‘Crepuscolo degli dei’ non avrebbe potuto essere messo in scena in modo più efficace. Anche i nostri volti e le nostre mani erano tinti di un rosso innaturale. Lo spettacolo produsse nelle nostre menti una profonda inquietudine. Di colpo, rivolto a uno dei suoi consiglieri militari, Hitler disse: ‘Fa pensare a molto sangue. Questa volta non potremmo fare a meno di usare la forza’”.

Già da “due o tre settimane- continua Speer- l’attenzione di Hitler si era chiaramente spostata sulle questioni militari” e il “partito favorevole alla guerra” prendeva sempre più piede.

 In margine a queste osservazione di Speer, il curatore delle sue memorie annota: “Il 23 agosto 1939, il Volkischer Beobachter (giornale nazista, ndr) annunciò quanto segue: “Martedì mattina (22 agosto) alle ore 2.45 l’osservatorio astronomico del Sonneberg ha notato una gran luce nel cielo settentrionale”.

Ho letto e riletto queste righe con attenzione. Perché mi hanno ricordato una apparizione mariana di cui si è tornati a parlare: quella di Fatima. E’ risaputo infatti che tra i segreti rivelati dalla Madonna nelle apparizioni del 1917, e divulgati, vi erano le seguenti affermazioni: in breve sarebbe successo qualcosa di straordinario in Russia e la I guerra sarebbe presto finita, “ma se non cessano di offendere il Signore, nel regno di Pio XI ne incomincerà un’altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che quello è il segno che vi dà Iddio che prossima è la punizione del mondo per i tanti suoi delitti mediante la guerra, la fame, la persecuzione contro la Chiesa”. E aggiungeva: “per evitare tutto ciò, Io verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato, e la comunione di riparazione del primo sabato del mese. Se le Mie richieste saranno esaudite, la Russia si convertirà e ci sarà la pace, altrimenti essa spargerà i suoi errori in tutto il mondo, facendo nascere guerre e persecuzioni contro la Chiesa. Molti buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto. Varie Nazioni saranno annientate”.

 Ebbene, se è vero che proprio a Fatima nel 1917 il sole compì originali acrobazie, descritte anche dai giornali socialisti dell’epoca, è altrettanto vero che nei cieli dell’Europa Occidentale e dell’America settentrionale un’aurora boreale apparve nella notte tra il 24 e il 25 gennaio 1938: nel febbraio Hitler avrebbe assunto il comando supremo delle forze armate tedesche e successivamente l’aggressione all’Austria avrebbe iniziato l’escalation che avrebbe portato alla guerra.

La quale ha forse avuto come vera e propria data d’inizio proprio quel 23 agosto in cui fu firmato il patto von Ribbentrop-Molotov, e Hitler, Speer ed altri gerarchi, come si è visto, notarono nel cielo uno “segno” strano ed inquietante. Qualcuno potrebbe chiedere: perché la Madonna ha parlato di Pio XI, quando egli morì nel febbraio del 1939? Si potrebbe rispondere che l’annessione dell’Austria, del 1938, può essere in effetti considerata come chiaro segno di una guerra imminente. E che Pio XI è stato il papa che ha condannato nazismo e comunismo.

E se si domandasse: perché la Madonna ha messo in luce gli errori della Russia, e non quelli della Germania? Penso che in questo caso si possa notare anzitutto che la II guerra mondiale ebbe non uno, ma due colpevoli, con simile responsabilità: Hitler e Stalin. Ma mentre il primo sarebbe durato per pochi anni, cioè “solo” sino al 1945, sarebbe stata proprio la Russia a spargere “i suoi errori in tutto il mondo”, finendo per conquistare mezz’Europa, anche quella nazista, e contribuendo a diffondere l’ideologia comunista in Cina ed anche in altri paesi. Anche quel “in tutto il mondo”, a ben vedere, così come le due aurore boreali, mi sembra piuttosto profetico: inimmaginabile sia nel 1917, sia allo scoppio della II, nel 1939. Il Foglio, 15 luglio 2010

 
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