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Exit Pill
Di Lorenzo Schoepflin - 08/11/2009 - Eutanasia - 1872 visite - 0 commenti
Con una "pill" si distribuisce la morte: inodore, insapore, facile come bere un bicchier d'acqua. Non bastava la Ru486, detta "kill pill". Dal 2010 si potrà ordinare su internet la "exit pill", la pillola per togliere il disturbo. Sei vecchio? Sei depresso? Sei disabile? Ti sei stufato della vita? Eccoti un concentrato di Nembutal, elaborato dal dottor Nitschke. Ecco, da Avvenire del 5-11-2009, un breve resoconto di cosa dice e cosa fa questo "dottore". E' già stata ribattezzata "exit pill" la pillola che dal 2010 potrà essere ordinata alla Exit International, la nota organizzazione impegnata nella promozione di eutanasia e suicidio assistito. Dieci barbiturico già utilizzato in altre forme per procurare la morte e che adesso potrà essere sciolto in acqua e deglutito dove e quando si vuole. Il direttore di Exit International, il dottor Philip Nitschke, ha parlato della pillola in termini entusiastici: «In precedenza le persone trovavano difficoltà nel reperimento e nel trasporto del Nembutal in forma liquida. La pillola è più piccola ed è facile e sicura da trasportare». Con la venduto anche il kit necessario per preparare la bevanda letale e testarne l’efficacia prima di berla. Il dottor Nitschke non è nuovo a simili iniziative, tanto da meritarsi l’appellativo di "dottor morte australiano", anche grazie alla sua intensa attività internazionale. Nel 2001, in un’intervista rilasciata al National Review Online, dichiarò che il suicidio assistito è un diritto per tutti, compresi «depressi, anziani e adolescenti con proble- mi». Recentemente è stata pubblicata la versione aggiornata del suo libro "The Peaceful Pill Handbook", un vero e proprio manuale per suicidarsi: le novità riguardano ad esempio le modalità di ordinare Elio in Gran Bretagna o la disponibilità di Nembutal in Tailandia. Sono molti i viaggi che Nitschke ha intrapreso in giro per il mondo per tenere seminari sui diversi modi di suicidarsi. L’ultimo in ordine di tempo lo porterà a Vancouver e San Francisco, per promuovere le opzioni rese disponibili da Exit International: Nembutal, gas inerti o la cosiddetta "Swiss Option", il viaggio in Svizzera, dove si può ottenere legalmente l’assistenza al suicidio. Nel 2008 il dottor Nitschke fu anche arrestato, in Nuova Zelanda. A maggio scorso il quotidiano Telegraph dava notizia dell’inizio del tour che preve- deva alcune tappe nel Regno Unito, dove il suicidio assistito è illegale, e che ha suscitato allarmi circa l’influenza che il "dottor morte" può avere su soggetti vulnerabili.
 
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